Legalità e giustizia by Christine Collins

“Se non è rispettata la giustizia, che cosa sono gli Stati se non delle grandi bande di ladri?”. (Sant’Agostino)

“Summum ius, summa iniuria: il diritto a tutti i costi diventa ingiuria”. (Cicerone)

“Non si esercita la virtù civile solo con lo slancio del cuore. Si esercita, ad esempio, nel «violare la legge di cui si ha coscienza che è cattiva e accettare la pena che essa prevede». I giovani che accettano la prigione conoscono quanto Socrate il valore della legalità”. (Lorenzo Milani)

“Se esistono diecimila norme si distrugge ogni rispetto per la legge”. (Winston Churchill)

“Legalità è la violenza delle minoranze dominanti contro le minoranze sottomesse, con la complicità della maggioranza”. (Ivan Dobre)

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Democrazia totalitaria by Valentina

Libertà di espressione? Soppressa su tutti i mass media e sui Social.
Libertà di movimento? Condizionata dai passaporti e dalle tasse di ingresso.
Libertà di commercio? Limitata dai dazi.
Libertà di impresa? Negata da legislazione e burocrazia.

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Via dal voto! by Valentina

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Proibizionismo selettivo by Christine Collins

Sui masss media non si possono vedere fumatori, corpi nudi o minori intervistati, nè sentire scurrilità.
In compenso si possono vedere auto da 300 all’ora, quando la legge vieta di superare i 130; gente che beve alcol di continuo; armi di ogni tipo; sniffatori di coca; annunciatori che parlano continuamente in inglese; minori che cantano e ballano come soubrette.

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Guerra=Azzardo by Muad’Dib

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Cittadinanza non negoziabile by Valentina

“L’idea dello stato moderno è quella di garantire a tutti le stesse condizioni di partenza e la massima libertà di modificarle. A questo principio, conquistato con la Rivoluzione francese e l’Illuminismo, fa eccezione solo la cittadinanza. Gli stati liberali e democratici hanno fatto della cittadinanza insieme un diritto e vincolo non negoziabile. Si è cittadini per eredità, come diritto e come condanna. Per entrare a pieno titolo nella religione cristiana, ci vuole una conferma scelta con la cresima nell’adolescenza. Per fare una coppia ci vuole un matrimonio, nella maggiore età. Si può votare solo dopo una certa età. La cittadinanza invece è imposta alla nascita, senza libera scelta. In età adulta, chi desidera cambiare religione, sesso, condizione familiare, reddito, persino il corpo (coi trapianti) può farlo, almeno in astratto. Chi desidera cambiare cittadinanza non può. Può emigrare, ma resta cittadino del Paese natale per decenni e, in certi casi, per sempre. La cittadinanza come diritto-dovere di nascita è un retaggio della servitù della gleba medievale”. (Ivan Dobre, “No“, pag.13)

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Tutti mercenari by Muad’Dib

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La democrazia teorica non è la democrazia reale by Valentina

“La responsabilità politica non è più vigente: disastri naturali non prevenuti o male affrontati, crolli economici non previsti, statistiche truccate, promesse mai mantenute, legislazione ipertrofica e demenziale non sono mai colpa dei rappresentanti eletti ma del caso, della legislatura precedente, della burocrazia, o dei cittadini irresponsabili”. (Ivan Dobre, “No“, pag.10)

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Pace=guerra by Muad’Dib

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Guerra=morte by Muad’Dib

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L’astensionismo vince sempre! by valentina

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Stato e violenza 3 by Valentina

“Il Governo italiano e i ceti parassitari che lo sostengono, sono l’equivalente di un Governo straniero di occupazione. Pochissimi sono i Cittadini che traggono un qualche vantaggio dallo Stato. La maggioranza è semplicemente sopraffatta dalla violenza dello Stato. Uno Stato che seppellisce la bellezza della terra che occupa con ruderi, rovine, rottami, relitti e produce reietti con una velocità industriale. Uno Stato proibizionista, ma che non si vergogna di fare il biscazziere. Uno Stato che predica l’integrazione creando comunità separate, simili alle riserve indiane. Uno Stato che presenta la cittadinanza, obbligatoria e non negoziabile, come un privilegio. Uno Stato che finge di servire a mettere gocce di ordine nel caos della Storia che esso stesso crea”. (Ivan Dobre, “No“, pag.8)

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Stato e violenza 2 by Valentina

“La violenza è la cifra decisiva del potere degli Stati. Non è un caso se ad accogliere i capi degli altri Stati, ci sono sempre i plotoni di militari armati fino ai denti, invece che gli artisti e gli artigiani. Non è un caso, se ogni occasione è buona per fare sfilare nelle città i reggimenti e i carri armati, invece che i medici, gli insegnanti e i pompieri. Non è un caso, se gli Stati che possiedono le armi atomiche se le tengono strette e fanno di tutto per impedire che altri Stati se ne dotino. Non è un caso, se le graduatorie degli Stati si basano sulla violenza del potere economico (il famigerato PIL) e non sulla decrescita dei crimini, l’aumento della scolarità, la riduzione delle malattie e la felicità dei cittadini”. (Ivan Dobre, “No“, pag.8)

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Stato e violenza 1 by Valentina

“Quasi tutti gli stati nazionali sono nati con la violenza. I legami territoriali naturali sono sempre nati in territori di piccole o medie dimensioni. Nella maggioranza dei casi (Italia compresa) gli stati nazionali hanno visto l’aggregazione progressiva di territori limitrofi mediante guerre, violenze, espropri, o matrimoni gestiti da poteri forti guidati da condottieri, re, imperatori, papi”. (Ivan Dobre, “No“, pag.8)

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Hurràh by Valentina

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