Il Gazzettino dell'Astensione

I politici italiani sembrano più ubriachi e molesti del solito. La Borsa di Milano è in rialzo, lo spread è in discesa, e Conte si dimette bacchettando un Ministro che ha sostenuto per 1 anno.
Arrivano quelli che pretendono elezioni subito. Forse si illudono di ottenere il 51% dei voti, per fare un governo monocolore. Mentre non è difficile ipotizzare che i dati saranno uguali ai precedenti, con un 2/3% in più alla Lega (tutti mangiati a FI) , e un 2/3% in meno al M5S.
Poi ci sono quelli che non vogliono un “governicchio”, ma un governo di legislatura. Senza rendersi conto che se il gialloverde è durato 14 mesi, il giallo-rosa-rosso dura al massimo 6 mesi.
Più defilato, c’è anche qualcuno che prega per un “governo tecnico”, senza domandarsi chi lo voterà in Parlamento.
Infine, ci sono i parlamentari del PD più comici che parlano di “discontinuità”: come a dire che il M5S deve diventare proTAV e abolire il reddito di cittadinanza.

Dopo l’ubriacatura di Matteo Renzi assistiamo basiti a quella di Matteo Salvini.
Solo un ubriaco poteva pensare che nessuno si opponesse a nuove elezioni (da Mattarella alla maggioranza dei Parlamentari).
Solo un ubriaco poteva pensare che un divorzio potesse essere attribuito solo al partner.
Solo un ubriaco poteva sfiduciare il premier, il giorno dopo che questi ha ottenuto la fiducia, e senza far dimettere i Ministri.
Solo un ubriaco poteva pensare che il PD non si buttasse tra le braccia del M5S, e che questo non accettasse subito; un partito che si è alleato con Salvini perchè non dovrebbe allearsi con Zingaretti?