Nell’ottobre 2011 l’Assemblea generale delle Nazioni Unite ha approvato con 187 voti favorevoli, 2 contrari (Israele e Stati Uniti) e 3 astensioni (i piccoli stati di Palau, Isole Marshall e Micronesia) una mozione per chiedere agli Stati Uniti la cessazione dell’embargo.
In precedenza l’ONU si era già espressa svariate volte contro l’embargo, con una maggioranza sempre più ampia: dai 59 voti contro l’embargo del 1992, si è passati a 179 nel 2004, 182 nel 2005, 184 nel 2007 e 185 nel 2008. Nel 2009 i voti favorevoli sono saliti a 187 voti favorevoli, con 3 contrari (Israele, Palau e Stati Uniti) e 2 astenuti (Isole Marshall e Micronesia). Nel 2010 si è ripetuto l’esito dell’anno precedente, con la significativa eccezione di Palau che non ha più espresso un voto contrario, ma ha preferito l’astensione lasciando così soltanto Israele e Stati Uniti ad opporsi alla cessazione dell’embargo. Nel 2013, per la ventiduesima volta, l’Assemblea dell’ONU si è espressa contro l’embargo con 188 voti favorevoli, 2 contrari (Stati Uniti e Israele) e 3 astenuti (Palau, Micronesia e Isole Marshall). La posizione dell’Assemblea Generale è stata confermata per ultimo con la risoluzione n. 69/5 del 28 ottobre del 2014, approvata con le stesse maggioranze dell’anno precedente. Il 23 giugno del 2021 si è ripetuto il 29° voto contrario all’embargo, con 184 voti favorevoli alla mozione, 2 contrari (Stati Uniti e Israele) e tre Stati che si sono astenuti (Colombia, Ucraina e Brasile).
Contro Israele e pro Palestina ben 67 delibere ONU sono state disattese.