Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella con il presidente tedesco Frank-Walter Steinmeier ha ricordato il 75° anniversario dell’eccidio nazifascista a Fivizzano perpetrato il 26 agosto 1944. Le vittime accertate furono 173: molti cadaveri vennero rinvenuti nudi, decapitati o impalati, compreso un feto strappato al ventre della madre uccisa.
Responsabili? Max Simon, generale tedesco fu il principale esponente di molti crimini (oltre Fivizzano) contro l’umanità in Italia, noto fra tutti l’Eccidio di Sant’Anna di Stazzema, dove morirono 560 persone, tra cui 130 bambini. Condannato a morte, poi all’ergastolo. poi con 7 anni di galera in Germania.
Quasi nessuno dei criminali di guerra nazisti ha scontato la pena cui la giustizia italiana li ha condannati. Sono sette, tutti ultranovantenni, gli ergastolani ancora a piede libero. Condannati per alcune delle più gravi stragi compiute in Italia, ormai tutti ultranovantenni, non hanno fatto i conti con la storia, perché le autorità tedesche non ha concesso l’estradizione o hanno negato la possibilità di esecuzione della pena in Germania.
Chissà se fra un brindisi e un “chiediamo perdono” i Presidenti hanno parlato di come mai la Germania ha difeso e difende ancora oggi gli stragisti.