I diritti dei rifugiati sono sacrosanti, anche perchè più della metà di loro scappa da guerre inventate da Paesi stranieri, e meno della metà scappa da guerre civili.
La Convenzione sullo status dei rifugiati del 1951 è stata firmata da 144 Stati contraenti.
Perciò non è chiaro perchè chi scappa dall’Afghanistan o dal Pakistan deve chiedere asilo all’Europa e non ai Paesi che stanno a metà strada come gli Emirati, l’Iran, l’Arabia Saudita o limitrofi-vicini come India, Tagikistan, Turkmenistan, Cina, Thailandia. Quelli che scappano dai conflitti del Niger o dell’Etiopia, possono chiedere asilo a sud (Kenia, Gabon, Sud-Africa) o ai Paesi nord-africani “pacifici” come Marocco, Senegal, Algeria o Egitto.
Ma c’è un’altra cosa non chiara. E riguarda il perchè un richiedente asilo deve affrontare peripezìe infinite, viaggi massacranti, rischi mortali per arrivare via mare in Europa. Sarebbe assai più semplice, saggio e giusto che le ambasciate europee operanti nei Paesi senza conflitti esaminassero le domande per poi spedire gli accettati nei Paesi accoglienti, tramite sicuri charters.