Il regime e l’impero vivono sulle parole, le dichiarazioni, i simboli, per nascondere i fatti.
Un imbecille parla di “razza bianca” e scroscia un diluvio di indignazione. Il governo in ordinaria amministrazione stringe patti internazionali e manda soldati in Niger, senza che nessuno esprima una perplessità.
L’imperatore burino parla di “Paesi cesso”, e tutti si scandalizzano, mentre per le minacce nucleari che ripete ogni giorno nessuno batte ciglio.