Nel 1452, l’anno precedente la conquista di Costantinopoli da parte degli ottomani, papa Niccolò V (1447-1455) promulgò la bolla pontificia Dum Diversas, con la quale autorizzava il Re del Portogallo a ridurre in schiavitù Saraceni, pagani e non credenti in generale; nel 1454, con la bolla Romanus Pontifex, Niccolò conferma questo diritto e vi aggiunge quello di commerciare gli schiavi. Tali concessioni furono confermate da diversi papi: da Callisto III nel 1456 (bolla Inter Caetera, che permetteva ai Portoghesi di ridurre in schiavitù gli abitanti dell’Africa occidentale) e da Sisto IV nel 1481 (bolla Aeterni regis).
Il pontefice spagnolo Alessandro VI garantì anche agli Spagnoli le stesse concessioni fatte da Niccolò V ai Portoghesi, per mezzo di tre bolle promulgate nel 1493, Eximiae devotionis, Inter Caetera (bolla distinta da quella del 1456 di Callisto III), e Dudum Siquidem.
Nel 1488, papa Innocenzo VIII accettò il dono di cento schiavi da parte di Ferdinando II d’Aragona, e li distribuì tra i cardinali e la nobiltà romana. (fonte)