Secondo il rapporto di Transparency International del 2008, l’Italia è considerata dagli esperti il Paese più corrotto dell’Europa occidentale.
I dati del Fondo Monetario Internazionale (2008) indicano che l’Italia è anche, con la sola eccezione dell’Irlanda, il Paese con la crescita economica più debole dell’Europa occidentale, l’unico ad aver chiuso l’anno in negativo con un -0,1%. Inoltre, secondo il rapporto OECD in Figures (2008), la media della crescita italiana (+1,7%) negli ultimi vent’anni (1987-2007) è stata la più bassa dei Paesi OCSE.
Dal rapporto SOS Impresa – Confesercenti (2007), la mafia è la prima “azienda” italiana, con 130 miliardi di Euro di fatturato annuo.
L’Italia è il 6° Paese OCSE con il più alto tasso di diseguaglianza sociale, secondo il rapporto Growing Unequal (2008) dell’OCSE. Il 65% della popolazione italiana non possiede le competenze alfabetiche minime, secondo l’OCSE, per orientarsi nella società dell’informazione (è cioè “funzionalmente analfabeta” o “semianalfabeta”). Mentre meno del 10% possiede le competenze necessarie per orientarvisi in modo critico e creativo.
Secondo Eurostat (2008), l’Italia è l’ultimo Paese dell’Europa occidentale per numero di famiglie connesse ad Internet (42%), il terz’ultimo dell’UE-27 (60%) (fonte )