Le ragioni delle rivolte by Valentina

Sono infuriati quelli che sarebbero dovuti andare in pensione , dopo una vita di lavoro e contributi , dovranno darsi da fare per altri 5 lunghi anni .

Sono infuriati i tassisti , al pensiero che la loro licenza (unica pensione che li avrebbe compensati delle 10/12 ore quotidiane ) non varrà piu’ un centesimo , in compenso aumenteranno i taxi.

Si pensa di rilanciare il lavoro, aggiungendo un grappolo di farmacie, dando la possibilità ai giovani di poter aprire una s.r.l. al costo di un’euro , ma con quale capitale? Pare di aver fatto una gran cosa , permettendo a un benzinaio di poter comprare il suo prodotto da chi crede , ma lo si obbliga a pochi centesimi litro di guadagno , a causa di accise derivate da calamità, che nessuno ricorda piu’.

Sono avviliti e sfiduciati i nostri vecchi, quelli ai quali brillavano gli occhi , guardando l’impiegata postale di turno ,mentre contava il loro (magro )avere , dovranno fraternizzare con bancomat e carte di credito.

Una manovra composta da tasse , a pagare i soliti noti ossia i piu’ poveri , quelli che lavorano , quelli che hanno e avranno sempre meno , si sono scelti i piu’ deboli , per non scomodare chi aveva pagato (un’inezia) per far rientrare il proprio capitale….(leggi tutto)

Sono infuriati i camionisti che vedono sparire le proprie imprese sotto le accise dei carburanti….

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