In Basilicata ci sono i giacimenti di oro nero più grandi d’Europa sulla terraferma. Da alcuni di essi si estraggono fino a 80 mila barili di petrolio al giorno. Per un profitto di quasi 210 milioni di euro al mese! La gran parte del territorio regionale è interessato da trivellazioni, studi, coltivazioni e nuove richieste di scavi, con pesantissimi costi ambientali.
Eppure dei miliardi l’anno che garantirebbe il petrolio a prezzi di mercato, nelle tasche degli enti pubblici resta una miseria: appena il 7%. Sono queste infatti le royalties pagate dalle multinazionali petrolifere come “compensazione ambientale”, le più basse al mondo! Tanto per fare un esempio, la Libia (almeno prima della guerra) tratteneva l’85%, la Russia e la Norvegia l’80%, il Canada il 45%, la Nigeria il 45%…
Ad ingrassarsi per questo clamoroso regalo la ENI e la Total, attuali concessionarie. (fonte)
Domanda: quale pizzo hanno pagato ENI e Total, per avere questo regalo?