Pedro de Navarra sosteneva che “le tasse possono essere tiranniche, non solo nel caso in cui chi le impone non ha la facoltà legale di farlo, ma anche se una persona viene tassata più di altre o se i fondi delle tasse vengono usati per un motivo personale o nell’interesse del principe invece che per il bene comune. In casi di estrema necessità, il popolo non è, in coscienza, obbligato a pagare”. Era un cattolico, Scuola di Salamanca.
Il padre del liberalismo, John Locke, ammoniva: “Esula dai doveri dell’uomo sottomettersi ai governanti sino al punto da accordar loro licenza di distruggerlo, poiché i cittadini hanno il sacrosanto diritto di ‘appellarsi al cielo’ ogni qualvolta non c’è altro rimedio contro i soprusi del governo”. Infine, ma pur sempre con Locke, “Laddove la potestà tributaria è usata come strumento per depredare alcuni cittadini a favore di altri ed ha come suo unico limite quello della voracità delle corporazioni sul cui consenso il governo fonda il suo potere, lì la democrazia si riduce a farsa della democrazia e lì esploderà la rivolta” (fonte)