1. Nell’economia, secondo un indice di efficienza ed efficacia delle imprese, il nostro Paese si piazza al 44imo posto su 51, superato anche dalla Grecia (IMD International).
2. In base agli investimenti in ricerca ed all’uso della tecnologia, l’Italia risulta 49ima su 101 Paesi e penultima, davanti alla sola Bulgaria, tra quelli dell’Unione Europea (Forum Economico Mondiale).
3. Siamo anche, come noto, un Paese ad altissimo tasso burocratico. In Europa, solo la Polonia è messa peggio di noi a livello di lungaggini amministrative e giudiziarie necessarie per veder tutelato un diritto di proprietà violato. Siamo secondi in Europa anche per numero di pratiche burocratiche che un’azienda deve espletare per poter registrare i propri diritti di proprietà, superati in questo caso solo dalla Grecia (Banca Mondiale).
4. Se invece guardiamo al numero di ore che un’azienda deve impiegare solo per il calcolo ed il pagamento di imposte e contributi, in Europa ci piazziamo al secondo posto, superati solo dalla Spagna, con una media di 360 ore (Banca Mondiale-2006).
5. Su 18 Paesi, l’Italia è quello con la piu’ alta disoccupazione tra i laureati. E’ notizia di oggi che il tasso di disoccupazione in Italia ad ottobre è cresciuto all’8,5%, ma tra i giovani la percentuale dei senza lavori si attesta addirittura al 29,2% (OCSE-2002).
6. Tra i 19 Paesi maggiori esportatori mondiali, le aziende italiane sono al quarto posto nella classifica dei pagatori di mazzette, superate solo dalle aziende di Cina, Taiwan e Corea del Sud (Transparency International). Il livello di corruzione percepito è molto alto nel nostro Paese. Come trasparenza, i piazziamo al poco invidiabile 69esimo posto su 182, quartultimi in Europa, davanti solo a Grecia, Romania e Bulgaria (Transparency International-2011).
7. L’Italia è al primo posto, su 17 Paesi, nella classifica dei comportamenti indisciplinati nelle scuole: il 46% degli studenti ha subito almeno una volta un richiamo ufficiale per cattiva condotta durante le lezioni. La media è OCSE è del 31% ed i paesi piu’ virtuosi sono Giappone (17%) e Svizzera (18%) (OCSE).
8. Su 36 Paesi, l’Italia è al 32imo posto per l’importanza assegnata all’insegnamento della matematica ai ragazzini tra i 12 ed i 14 anni. Peggio dell’Italia fanno solo Filippine, Tailandia e Cile, mentre ai primi posti troviamo Stati Uniti e Nuova Zelanda. L’Italia si piazza 69ima nella classifica mondiale per numero di anni della scuola dell’obbligo, superata da Paesi con gravissimi problemi come Liberia, Libano e Costa d’Avorio (UNESCO).
9. Su 27 Paesi analizzati, gli adolescenti italiani sono tra i piu’ ignoranti nelle materie scientifiche, al 23imo posto su 27.
Nel 2003: su 18 Paesi, l’Italia è all’ultimo posto per percentuale della popolazione adulta dotata di un’istruzione universitaria, il 10% contro il 42% del Canada (OCSE).
10. Siamo al 72imo posto per quota del PIL destinata agli investimenti pubblici nell’istruzione (Banca Mondiale), mentre se si limita l’analisi alla sola istruzione universitaria, l’Italia è 93a su 123 Paesi (UNESCO).
11. A livello di rappresentanza politica in Parlamento, secondo i dati dell’Unione interparlamentare, l’Italia coglie il 100imo posto per presenze femminili, superando tra i Paesi europei solo la Grecia e l’Ungheria. Del resto, tra 17 Paesi esaminati, siamo i penultimi in materia di eguaglianza tra uomini e donne, superati da tutti i maggiori Paesi europei e davanti al solo Giappone. (UNDP)
12. Su 17 Paesi, l’Italia è penultima nella classifica dei Paesi i cui cittadini, se vittime di reati, sentono di potersi rivolgere alle autorità. Solo il 40% delle vittime di reati in Italia fa denuncia, secondo i dati del 2000. Ciononostante, l’Italia è al sesto posto nel ranking per Paesi basato sulla percentuale della popolazione residente che è stata vittima di un reato almeno una volta nella vita: il 25% degli italiani. (UNODC)
13. Le città con la migliore qualità della vita: Milano, unica italiana, al 42° posto (Mercer ranking)
14. Le città con la migliore sicurezza personale: nessuna città italiana nelle prime cinquanta (Mercer ranking)
15. Per quanto riguarda la libertà economica l’Italia viene dopo l’Uganda, all’87° posto (Heritage Foundation)
16. Le università italiane nella classifica mondiale: Bologna è la nostra migliore e sta al 133° posto (seguono Pisa 168° e Padova 268°). (InternetLab)
17. In merito alle infrastrutture telematiche, l’ Italia è al 38° posto dopo Cile, Tunisia e Qatar (The Global Information Technology Report)
18. Ben 190mila imprese in tre anni, dal 2008 al 2011, hanno chiuso i battenti per debiti o usura (Confesercenti).
19. In Italia negli ultimi 10 anni sono state chiuse quasi 500mila aziende agricole. (Cia-Confederazione italiana agricoltori)
20. Ogni giorno in Italia quasi quaranta aziende manufatturiere vengono dichiarate fallite. I dati del secondo trimestre 2011 registrano l’onda lunga della crisi ed evidenziano una crescita del 13,1% rispetto allo stesso periodo 2010. Si tratta di 3.400 casi, che arrivano a 6.400 tra gennaio e giugno. (Cerved)
21. Gli ospedali pubblici italiani sprecano oltre il 29% dei finanziamenti, pari a circa 13 miliardi di euro l’anno. (IX Rapporto “Ospedali e salute 2011”-AIOP)
22. Una ricerca recente sulla velocità dell’ADSL posiziona l’ Italia al 73° posto con 4,81 Mbps, mentre la Norvegia, la Corea del Sud e la Lettonia sono rispettivamente al primo, secondo e terzo posto con 31.63, 29.96 e 26,62 Mbps (statistiche OOkla)
23. Gli stipendi dei cittadini italiani occupano il 23° posto nel mondo con 21.374 dollari e vengono solo prima di quelli del Portogallo (19.150), Repubblica Ceca (14.540), Turchia (13.849), Polonia (13.010), Slovacchia (11.716), Ungheria (10.332) e Messico (9.716). I cittadini italiani, pur percependo molto molto meno dei cittadini tedeschi, lavorano circa duecento ore in più all’anno. (Sole24Ore)
24. L’artigianato lancia l’allarme: nell’Italia del 2020 c’è il rischio di un mancato ricambio dei mestieri manuali dell’artigianato per oltre 385mila posti di lavoro (Cgia di Mestre ).
AVVISO
- L'uomo non è meno schiavo perchè si sceglie ogni anno un nuovo padrone. (L. Spooner)
- Questo blog è fatto da un gruppo di persone che hanno scelto di non partecipare a nessuna elezione e nessun referendum, per non essere complici del regime. Un regime che dal dopoguerra, senza soluzioni di continuità, ha visto la partecipazione di tutti i partiti.
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