Un parlamentare del centro-destra propone di cambiare l’art.1 della Costituzione, per affidare al Parlamento la supremazia su tutti gli altri organi dello stato. La proposta può piacere o no: fa stupore lo scandalo che la proposta ha creato, soprattutto nel centro-sinistra.
Chiunque abbia studiato educazione civica o scienze politiche nel secolo scorso è stupito dalla proposta perchè gli è stato insegnato che il Parlamento (cioè il popolo) è sovrano, quindi ha sempre pensato che la supremazia del Parlamento fosse scontata. Se non altro perchè il Parlamento è l’unica istituzione eletta dal popolo “sovrano”.
Negli ultimi trent’anni tutti si sono accorti che qualcosa di anomalo stava succedendo. Prima ci si sono messi i partiti a fare della Camera e del Senato luoghi di messa in scena di spettacoli decisi altrove. Poi sono arrivati i Presidenti della Repubblica, che da Pertini in poi hanno abbandonato il “silenzio presidenziale”, virando gradualmente verso stili sempre più monarchici. Poi sono apparse le proposte del bipartitismo accompagnate da un’ipotesi di governo presidenziale. Infine si è imposta la magistratura, come una terza camera del Parlamento. Tutto questo processo ha messo il Parlamento in una condizione residuale. Per una democrazia che si dichiara fondata sulla sovranità del popolo, il fatto che i rappresentanti di questa sovranità vengano dopo persone e istituzioni elette in maniera indiretta o addirittura mai elette da nessuno, è da molti considerato una patologia. Ora che arriva una proposta tesa a rimediare a questa patologia, scopriamo che il centro-sinistra si scandalizza e il centro-destra prende le distanze.
Fin qui però è questione di opinioni. La stoltezza della sinistra emerge da altre considerazioni.
Il prossimo Presidente della Repubblica sarà del centro-destra o magari un tecnico, certo non sarà del centro-sinistra, dopo 14 anni di Ciampi e Napolitano. Il centro-destra lo sa è perciò ha preso le distanze da una proposta tesa a ridimensionare, fra le altre istituzioni, la Presidenza della Repubblica. Il centro-sinistra non lo sa?
E’ possibile, anzi, per il centro-sinistra auspicabile, che il prossimo Parlamento non abbia una maggioranza di centro-destra. E’ anche possibile, che il prossimo Presidente della Repubblica sia di centro-destra, magari lo stesso Berlusconi. Non credo che le Camere apprezzerebbero la parità con un Presidente che interviene su ogni tema politico, chiede in visione le leggi prima dell’approvazione, accetta di ricevere petizioni e suppliche, riceve i dimostranti al Quirinale.
Una Camera ed un Senato a maggioranza di centro-sinistra sarebbero felici di scoprire l’esistenza di una terza Camera fatta dai giudici?
Infine, è evidente che il bipolarismo ha la vocazione del presidenzialismo. Se le prossime elezioni dessero una maggioranza ampia al centro-destra, questa tendenza sarà sicuramente incrementata. Che interesse avrebbe il centro-sinistra se la sovranità del Parlamento fosse ulteriormente indebolita?