Cittadinanza non negoziabile by Valentina

“L’idea dello stato moderno è quella di garantire a tutti le stesse condizioni di partenza e la massima libertà di modificarle. A questo principio, conquistato con la Rivoluzione francese e l’Illuminismo, fa eccezione solo la cittadinanza. Gli stati liberali e democratici hanno fatto della cittadinanza insieme un diritto e vincolo non negoziabile. Si è cittadini per eredità, come diritto e come condanna. Per entrare a pieno titolo nella religione cristiana, ci vuole una conferma scelta con la cresima nell’adolescenza. Per fare una coppia ci vuole un matrimonio, nella maggiore età. Si può votare solo dopo una certa età. La cittadinanza invece è imposta alla nascita, senza libera scelta. In età adulta, chi desidera cambiare religione, sesso, condizione familiare, reddito, persino il corpo (coi trapianti) può farlo, almeno in astratto. Chi desidera cambiare cittadinanza non può. Può emigrare, ma resta cittadino del Paese natale per decenni e, in certi casi, per sempre. La cittadinanza come diritto-dovere di nascita è un retaggio della servitù della gleba medievale”. (Ivan Dobre, “No“, pag.13)

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