Il parlamento ungherese ha approvato oggi una legge che aumenta il controllo del governo sulla Banca centrale del paese, la Banca Nazionale Ungherese. Il provvedimento, portato avanti dal governo di centrodestra guidato da Viktor Orban, è stato duramente criticato dall’Unione Europea e dal Fondo Monetario Internazionale reputandolo lesivo dell’autonomia e dell’indipendenza della Banca centrale ungherese.
Le modifiche apportate prevedono, infatti, la perdita di poteri da parte del governatore della banca centrale che, per esempio, non potrà più nominare i suoi vice, che saranno, invece, scelti dal Parlamento. Il controllo dell’assemblea legislativa, inoltre, è stato esteso anche nei confronti dell’autorità che decide i tassi di interesse e su quella con il compito di vigilare sui mercati finanziari e sulle banche.
L’Ue nei giorni scorsi aveva chiesto a Budapest di ritirare la legge in questione ma oggi il premier ungherese Orban ha risposto seccato a Bruxelles: “Non c’é nessuno al mondo che possa intervenire nel processo legislativo ungherese – ha affermato Orban – nessuno che possa dire ai deputati eletti dal popolo ungherese quali leggi possono o non possono votare”. L’Ungheria, che fa parte dell’Unione Europea dal 2004, inizia a vivere con insofferenza l’esperienza europea. Orban, in un discorso al Parlamento di quest’anno riportato da EastJournal, ha affermato di non credere nell’Unione Europea: “crediamo solo nell’Ungheria”.