Ci sono decine di esborsi obbligatori che lo Stato non chiama tasse perchè sono mascherati da “dazioni” da privati a privati.
Ultima, arriva la furbata dei pagamenti solo attraverso via bancomat o carta di credito. Una fregatura per i negozianti che devono dotarsi di apparecchietto (a loro spese) e pagare una tangente ai gestori del danaro virtuale. Il movimento di danaro virtuale non potrà essere contabilizzato dal venditore di caldarroste o dall’idraulico, che dovranno pagare un’altra tassa occulta al commercialista.
Una fregatura per i consumatori che devono ottenere (pagando) un bancomat o una carta di credito, e che rischiano di pagare la tangente ai gestori mediante un aumento dei prezzi. Anche qui, la gestione delle centinaia di scontrini non potrà essere fatta dal vecchietto o dalla massaia analfabeta: anche loro tassati dal commercialista.
Non parliamo degli equivoci che arriveranno da rendiconti errati o truffaldini o dai dati delle carte hackerati.
Chi applaude? Ovviamente le banche e i gestori di carte di credito: membri dell’oligarchia che controlla il regime.
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