Invece di usare le statistiche per previsioni che non si avverano mai, potremmo usarle per l’equità sociale e politica, legando i privilegi dei politici e dei mega-dirigenti ai risultati che sono capaci di far ottenere al Paese.
1. Se vota solo il 60% degli elettori attribuiremo solo il 60% dei seggi in Parlamento o nei Consigli regionali e comunali.
2. Lo stipendio medio italiano è al 23° posto in Europa. I parlamentari prenderanno un euro in meno di quelli del Paese europeo che sta al 22° posto.
3. Lo spread aumenta dell’x per cento? Della stessa percentuale diminuiscano gli stipendi del governo.
4. Quando il numero degli occupati scende o gli infortuni sul lavoro salgono, lo stipendio del ministro e dei dirigenti del Ministero competente sarà decurtato in proporzione.
5. I bilanci delle aziende pubbliche devono sempre chiudere in nero. Gli stipendi dei boss e dirigenti devono essere decurtati della stessa percentuale del rosso.
6. Un territorio presenta un numero di catastrofi maggiore della media? Gli emolumenti di tutte le autorità locali diminuiscono.
7. Costi e benefici di una ASL devono stare attorno alla media nazionale: gli scostamenti in meglio producono benefits a tutti gli operatori e i dirigenti; gli scostamenti in peggio si traducono in riduzioni degli stipendi e delle prebende di tutti.
Naturalmente, se i dati statistici degli indicatori scelti migliorano, anche gli emolumenti e i privilegi possono aumentare.