I negatori della memoria sono poveri idioti. I negatori della Shoah sono poveri ignoranti. Detto ciò, pensiamo che la prima distinzione fra dittatuta, totalitarismo e nazi-fascismo sia la libertà di espressione. E la libertà di espressione è la libertà di dire cose non gradite al regime, alla maggioranza, a chiunque. Il vero modo di onorare le vittime delle dittature repressive, che hanno prodotto carneficine e disastri, è non accettare mai più nessuna restrizione della libertà di opinione ed espressione.
Chi nega i massacri nazisti deve essere lasciato libero di pensarla come vuole, evitando di farne una vittima della nuova repressione “democratica”. Chi è stufo della retorica della memoria, deve essere libero di dirlo, senza che lo facciamo diventare un martire. Dobbiamo dare ai neo-nazisti e agli insensibili la patente di imbecilli, non di perseguitati.