“La critica delle grandi istituzioni della società industriale passa necessariamente attraverso il riconoscimento dei loro effetti non voluti, non intenzionali, “contro-intuitivi”, che sorprendono persino coloro che pretendono esserne padroni. Oltre certe soglie critiche di sviluppo, esse producono il contrario di quello tutti si aspettano da loro: la medicina fa ammalare, la scuola instupidisce, il trasporto immobilizza e le comunicazioni rendono sordomuti.”
Introduzione in J.P.Dupuy “Ordini e disordini” Hopefulmonster, EST edizioni, Torino, 1986 (pag.10)