E c’è ancora qualcuno che vota ai referendum… by Valentina

Il golpe idrico è avvenuto prudentemente in due mosse: prima con il decreto Salva Italia si è dato all’Autorità per l’Energia Elettrica e il Gas una competenza specifica per i servizi idrici, cosa già di per sé significativa dal momento che non è un mistero come le società private piccole o grandi, italiane o straniere che vogliono mettere le mani sull’acqua operano anche nel campo dell’energia. E non c’è nemmeno bisogno di citare Sorgenia di De Benedetti: l’appoggio politico e mediatico va ripagato. Tanto alla fine tutto verrà preso dalle tasche dei cittadini. Una volta esteso il proprio raggio d’azione l’Autorità, la cui sigla è Aeeg, ha agito nel momento in cui gli italiani non pensavano all’acqua, ma a procurarsi lo spumante di capodanno: il 28 dicembre l’organismo vara una delibera – Regolazione dei servizi idrici: approvazione del metodo tariffario transitorio per la determinazione delle tariffe 2012-2013” – che reintroduce la remunerazione del capitale investito nella bolletta dell’acqua, proprio quella che 26 milioni di cittadini avevano bocciato con il referendum. (fonte)

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