Le Banche: una delle maggiori lobby presenti sul nostro territorio sono proprio gli Istituti Bancari, sono tante e tutte presenti in maniera capillare sul territorio, riescono sempre ad ottenere un guadagno sulle operazioni che conducono. La prima bozza del decreto, prevedeva l’azzeramento dei costi di commissione per i pagamenti tramite carta di credito presso i distributori di benzina, la norma è stata cancellata nel decreto poi successivamente approvato.
Le Farmacie: queste ultime hanno protestato quando è stata elaborata la prima bozza del decreto sulle liberalizzazioni, poi però guarda un po’, non si sono più fatte sentire. Il motivo è semplice quella norma così contestata, che prevedeva la prescrizione da parte del medico di un farmaco alternativo e quindi meno costoso è stata cancellata.
Le autostrade: qui c’è una delle maggiori prese in giro per gli italiani, infatti il decreto approvato prevede una price cap, solo sulle nuove concessioni autostrali, e quella di Autostrade per l’Italia scadrà ne 2036 e fino a tale data non ce ne saranno di nuove.
La divisione della rete del gas: anche qui purtroppo si è in presenza di una presa in giro visto che il decreto così come approvato, prevede la divisione della rete gas dall’Eni-Snam Rete Gas riferendosi ad una legge del 2006 che a sua volta si rifà ad una legge del 2003. (fonte)