La bocciatura dei due quesiti, dichiarati inammissibili dalla Corte Costituzione, arriva come una doccia gelata per tutti i promotori del referendum.
“L’Italia si sta avviando lentamente verso una rischiosa deriva antidemocratica: manca solo l’olio di ricino“, è il durissimo commento di Antonio Di Pietro, che aggiunge:“E’ tempo di scendere nelle piazze e di passare alla protesta attiva per non assistere più a questo scempio di democrazia. Quella della Corte non è una scelta giuridica ma politica per fare un piacere al capo dello Stato, alle forze politiche e alla maggioranza trasversale e inciucista che appoggia Monti, una volgarità che rischia di farci diventare un regime”.
Forse ha ragione, ma Di Pietro non era quello che “i magistrati hanno sempre ragione”?