Il Living Theatre è una compagnia teatrale sperimentale contemporanea, fondata a New York nel 1947 dall'attrice statunitense Judith Malina, allieva di Erwin Piscator, e dal pittore e poeta Julian Beck, esponente dell'espressionismo astratto newyorkese.

Con il trasferimento in Europa, il Living Theatre si afferma come una delle rappresentazioni canoniche del Sessantotto: l'ideologia anarco-pacifista si fa più accentuata, cosi' come il lavoro collettivo e senza gerarchie. La compagnia da stabile è diventata nomade: i suoi membri girano tutto il vecchio continente e costituiscono una «comunità di vita e di lavoro».

La realizzazione di Paradise Now è iniziata nel 1967 a Cefalù, L'intento del Living è la creazione di uno spettacolo che «fosse un'esplosione di felicità e di ottimismo rivoluzionario». Dopo una serie di spettacoli pessimisti sul mondo, Beck e Malina vogliono far capire che il cambiamento è possibile, secondo lo spirito dei tempi.
La metafora individuata dal gruppo è quella del viaggio, concepito secondo la visione chassidica della vita (rappresentata come una scala di dieci pioli che congiunge la terra e il cielo) dietro l'interpretazione di Martin Buber e del suo viaggio ascensionale verso la rivoluzione permanente.
Ognuno dei dieci pioli, secondo il testo del Living, è composto da un "Rito" («rituali-cerimonie fisico-spirituali che culminano in un flashout» e che rimangono interni agli attori), da una "Visione" (immagini, sogni e simboli originati dagli attori per coinvolgere gli spettatori secondo un processo verticale) e da un'"Azione" (condizioni politiche recitate sia dagli attori che dagli spettatori, secondo un processo orizzontale). Abolizione della "Quarta parete"

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