Simboli e storia dei movimenti
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Fra le "bandiere della
pace" il drappo con i colori dell'arcobaleno è sicuramente
la più nota a livello internazionale, essendo tra i simboli più
utilizzati in tutto il mondo da vari movimenti pacifisti. Nata in Italia, è stata usata per la prima volta durante la prima edizione della marcia per la Pace Perugia-Assisi nel 1961 da Aldo Capitini, fondatore del Movimento Nonviolento. Quest'immagine fu ispirata da simboli simili utilizzati in manifestazioni negli Stati Uniti e in Gran Bretagna, dove ebbe come "sponsor", tra gli altri, il filosofo Bertrand Russell. La bandiera originale è stata conservata fino ad oggi a Collevalenza, Todi, dal dott. Lanfranco Mencaroni, amico personale e collaboratore del Capitini. Allora, la bandiera della sarà custodita a Palazzo dei Priori, Perugia. La varietà più diffusa ha sette colori: viola, blu, azzurro, verde, giallo, arancione e rosso, e riporta al centro la scritta bianca "PACE" (in italiano spesso anche all'estero). In alcune variazioni la striscia viola è al di sotto di quella azzurra, e talvolta viene aggiunta una striscia bianca in cima, come nella bandiera originale degli anni sessanta. (altre info ) |
La cultura Hippie (scritto
anche Hippy) era in origine un movimento giovanile che ha avuto inizio
negli Stati Uniti nel corso degli anni sessanta e si è diffuso
in tutto il mondo. La parola Hippy deriva dal termine hipster, ed era
stato inizialmente utilizzato per descrivere i beatnik che si erano
trasferiti nel distretto di Haight-Ashbury di San Francisco. Queste
persone avevano ereditato i valori controculturali della Beat generation,
e avevano creato proprie comunità che ascoltavano rock psichedelico
e abbracciavano la rivoluzione sessuale e l'uso di stupefacenti come
gli allucinogeni e la cannabis, al fine di esplorare stati della coscienza
alternativi. Per figli dei fiori si intendono gli aderenti al movimento hippie caratterizzati da vestiti decorati con fiori o vivacissime stoffe di colori vivi. Il loro ideale di pace e libertà è sintetizzabile in slogan quali "Mettete dei fiori nei vostri cannoni" e "Fate l'amore, non la guerra", che risuonavano in maniera evidente nel periodo della guerra del Vietnam. La ricerca sfrenata della totale libertà era il significato insito nel loro stile di vita. Questo movimento toccò particolarmente l'opinione pubblica, tanto da impressionare le pellicole di molti registi e da influenzare la musica popolare. (altre info) |
Flower power è un'espressione
tipica del movimento hippy, che significa letteralmente "potere
dei fiori", usata durante la fine degli anni sessanta e i primi
anni settanta come simbolo di una ideologia non violenta. Il movimento nacque per opporsi attivamente alla guerra del Vietnam; alcune loro prese di posizione, come bruciare le lettere di chiamata obbligatoria alle armi, furono clamorose, suscitarono sdegno e critiche negli ambienti conservatori e tradizionalisti, ma riuscirono, egualmente, a gettare i semi di una "cultura hippy". Usavano vestirsi con abiti di colori vivaci e floreali e inoltre portavano fiori sul capo. La paternità dello slogan "Flower power" venne accreditata al poeta Allen Ginsberg che la coniò nel 1965. Da quel momento fu utilizzata in molti contesti laddove fosse necessario riferirsi agli anni '60. (altre info) |
Questi movimenti hanno le loro
radici nella beat generation (altre
info)
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